Il DVR acronimo di Documento di Valutazione dei Rischi per la sicurezza sul lavoro non ha una scadenza temporale: rimane valido finché la situazione descritta in tale documento non muta. In ogni caso è consigliato eseguire un aggiornamento del DVR ogni 3 anni e apporre la data certa entro 30 giorni dai casi previsti dall’art. 29 del D.Lgs. 81/2008 (Testo unico Sicurezza sul Lavoro).
Indice degli argomenti:
Cos'è il DVR (Documento di valutazione dei rischi) e casi di aggiornamento.
Il DVR anche denominato Documento Prevenzione Rischi, è un documento aziendale che contiene l’analisi e la Valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute generati dalle attività lavorative svolte dall’azienda.
Lo scopo del DVR è quello di garantire la sicurezza sul lavoro, identificando i rischi e individuando le misure di protezione da adottare per prevenire e contenere gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Tale documento dovrà essere aggiornato in questi casi:
Aggiornamento DVR per cambio datore di lavoro.
In caso di cambio del datore di lavoro, il DVR deve essere aggiornato. Sebbene la modifica di altre figure coinvolte nella sicurezza aziendale (come il Medico Competente, l’RSPP o l’RLS) non comporti l’obbligo di revisione del documento, il datore di lavoro ha la responsabilità di garantire che il DVR sia conforme alle normative e rappresenti correttamente la nuova gestione aziendale. Questo aggiornamento è fondamentale per mantenere la validità e la correttezza del DVR.

Aggiornamento DVR per modifiche al processo produttivo.
Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) deve essere aggiornato ogni volta che si verificano modifiche significative nel processo produttivo o nell’organizzazione del lavoro che possano alterare i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Esempi comuni includono l’apertura di una nuova sede o il trasferimento in una sede diversa, dove è necessario valutare condizioni lavorative differenti rispetto alla situazione precedente. Inoltre, l’introduzione di nuovi macchinari o strumenti di lavoro comporta l’analisi dei nuovi rischi associati alle attrezzature introdotte e ai processi operativi aggiornati.
Aggiornamento DVR dopo infortunio.
Anche in assenza di modifiche strutturali o organizzative, il DVR deve essere aggiornato dopo un infortunio significativo. Gli incidenti che richiedono un aggiornamento includono:
- Cadute da altezze elevate.
- Incidenti causati da incendi, scoppi o mezzi di trasporto.
- Infortuni legati a mezzi di sollevamento o oggetti pesanti.
Oltre alla dinamica dell’incidente, è necessario considerare la gravità clinica, come fratture, lesioni oculari o perdita di conoscenza. Gli aggiornamenti sono obbligatori anche se si riscontrano infortuni ricorrenti (tre o più episodi annuali), poiché indicano un rischio sistemico che necessita interventi correttivi.
Chi redige il DVR.
Il documento di valutazione dei rischi (DVR) aziendale è predisposto dal datore di lavoro, che può farsi assistere nella stesura del documento, in particolare il D.Lgs. 81/08 prevede che il servizio di Prevenzione e protezione (SPP) nella figura del RSPP e il Medico Competente collaborino nella stesura del DVR.
Contenuti e criteri di stesura del DVR.
Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), previsto dal D.Lgs. 81/2008, è uno strumento operativo indispensabile per le imprese edili al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori e garantire la conformità normativa. I suoi contenuti devono essere dettagliati e specifici per le peculiarità del cantiere edile e comprendere:
- Relazione sui rischi: un’analisi approfondita dei rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori durante le attività lavorative, con una descrizione dei criteri adottati per la valutazione. È responsabilità del datore di lavoro definire questi criteri, assicurandosi che il DVR sia adeguato, completo e funzionale per pianificare le misure di prevenzione necessarie.
- Misure di prevenzione e protezione: l’elenco delle misure già implementate e la lista dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) forniti per minimizzare i rischi.
- Piano di miglioramento continuo: un programma che preveda interventi futuri per elevare progressivamente i livelli di sicurezza.
- Procedure operative: dettagli su come le misure devono essere realizzate, identificando i ruoli e le responsabilità all’interno dell’organizzazione, assegnandole a figure con competenze adeguate.
- Soggetti responsabili: l’indicazione nominativa del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) o di quello territoriale (RLST), e del medico competente che ha partecipato alla valutazione.
- Mansioni a rischio: l’individuazione di ruoli e attività che espongono i lavoratori a rischi specifici, richiedendo quindi una formazione adeguata, esperienza e addestramento.
Un DVR ben redatto non è solo un obbligo di legge, ma rappresenta uno strumento strategico per proteggere i lavoratori e prevenire incidenti, ottimizzando al contempo la gestione aziendale e minimizzando le sanzioni in caso di ispezione in cantiere.

DVR e Patente a Crediti: un vantaggio strategico per le imprese edili.
Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) è un requisito essenziale per l’ottenimento della Patente a Crediti nei cantieri. Il possesso del DVR può essere dichiarato tramite una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà al momento della richiesta.
Inoltre, è possibile ottenere 3 crediti aggiuntivi se il DVR è stato adottato, anche quando viene redatto utilizzando le procedure standardizzate, sottolineando l’importanza della documentazione corretta nella gestione della sicurezza sul lavoro. Questo rappresenta un elemento premiante per le imprese edili.
Chi firma il DVR per la Sicurezza?
Ai sensi del D.Lgs. 81/08, essa richiede la firma del Datore di Lavoro, del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS o RLST), e del Medico Competente. Questo processo garantisce trasparenza e conformità alle normative in materia di sicurezza sul lavoro.
Cosa succede se non viene aggiornato il DVR?
ll mancato aggiornamento del DVR comporta pesanti conseguenze legali, tra cui sanzioni economiche e possibili pene detentive.
- Fino a 2.457,01€ di ammenda: in caso di valutazione dei rischi incompleta o mancata identificazione di mansioni con rischi specifici.
- Fino a 4.511,96€ di ammenda: se nel DVR mancano elementi essenziali come misure di prevenzione, protezione o ruoli aziendali.
- Arresto da 3 a 6 mesi o ammenda fino a 7.862,37€: per l’assenza totale di un DVR o di una valutazione dei rischi.
Cosa significa che il DVR deve avere una data certa?
La Data Certa sul Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) è fondamentale per certificare ufficialmente la redazione del documento e la sua validità in una specifica data tramite firma e invio tramite PEC. La Data Certa è quindi fondamentale per attestare che il DVR aziendale è stato elaborato prima di una certa data per uno specifico evento.
Quando il DVR viene aggiornato occorre rifare le nomine delle figure (come RSPP,addetti alle emergenze, medico)?
Le nomine vanno rinnovate solo dopo revoca o dimissioni dall’incarico di una delle figure coinvolte.